sabato 22 ottobre 2016

step07_Cinema

Acciaio Blu nel cinema è citato come nome di un film western statunitense del 1934, diretto da Robert N. Bradbury. Il film fu distribuito con il titolo 'Blue Steel' negli Stati Uniti il 10 maggio 1934 al cinema dalla Monogram Pictures. Il racconto è ambientato negli Stati Uniti, dove il maresciallo John Carruthers, interpretato dall'attore Jhon Wayne, assiste ad una rapina e lo sceriffo Jake pensa che possa essere lui il colpevole. Nel frattempo il Sindaco della città, apparentemente un uomo onesto, si sta arricchendo con il denaro dei cittadini, portando la città alla fame, e tenta di far condannare il povero marescallo, innocente.


Blue Steel è il titolo di un altro film statunitense, prodotto nel 1989 diretto da Kathryn Bigelow. Il thriller racconta dell'agente Megan Turner, interpreata dall'attrice Jamie Lee Curtis, appena arruolatasi nel corpo di polizia di New York. La protagonista sventa una rapina al supermesrcato, e uccide il rapinatore la cui arma viene sottratta da un distinto agente di borsa. Costui si sente una specie di emissario di Dio e comincia a uccidere, dopo aver inciso sui proiettili il nome di Megan. Poi tenta di conoscerla e ammaliarla, riuscendoci. La fine del film coincide con la resa dei conti, per le strade della città, tra la poliziotta pistolera e il suo folle ammiratore.


Nella locandina del film Man of Steel, diretto da Zack Snyder e prodotto da Christopher Noland nel 2013, è ritratto il personaggio di Superman dei fumetti DC Comics, il film è un reboot della serie cinematografica dedicata al supereroe creato da Jerry Siegel e Joe Shuster. La peculiarità di questo reboot è il colore della tuta dell'uomo d'acciaio, la quale è blu acciao. Il costumista Michael Wilkinson ha voluto donare anche agli abiti dei personaggi un'atmosfera mitologica legata alla storia fantastica. Il sequel dal nome 'Batman v Superman: Dawn of Justice' vede dinuovo protagonista il supereroe kryptoniano alle prese con un supercattivo.


Palette di colori del film Man of Steel


step06_Scienza dei materiali

Nel campo delle scienze è difficile trovare collegamenti diretti con il colore blu acciaio, infatti i risultati vanno a chiarire il processo di lavorazione dell'acciaio oppure le caratteristiche psicologiche del colore blu, ma non sono chiarificatori. Dato che il colore blu è strettamente correlato alla lega metallica, si presuppone che sia utilizzato in seguito all'avanzamento teconologico del materiale stesso.

Acciaio è il nome dato a una lega composta principalmente da ferro e carbonio, quest'ultimo in percentuale non superiore al 2,11%: oltre tale limite, le proprietà del materiale cambiano e la lega assume la denominazione di ghisa.
 
La scoperta dell'acciaio non si può attribuire a un uomo solo, ma a molti popoli che nell'arco della storia si sono specializzati nella lavorazione dei metalli per soddisfare e migliorare i loro bisogni.
Nel 1740 in Inghilterra viene riscoperta la tecnica dell'acciaio, dando inizio alla rivoluzione industriale. La produzione di acciaio aumentò vertiginosamente e si scatenarono una serie di innovazioni per ottenere un metallo sempre migliore e con caratteristiche sempre più varie. La prima di queste fu possibile grazie al carbone, usato come combustibile, con il quale si poteva ottenere dell'acciaio migliore, perché privo di impurità dannose. Successivamente venne introdotto l'altoforno, che consentiva di bruciare, tramite una corrente di ossigeno e l'aggiunta di calcare, le impurità del minerale, il chè permetteva di variare a volontà il tasso di carbonio. Per ultimo, il convertitore Bessemer permise di ottenere acciaio a partire dalla ghisa e bruciando via le impurità e il carbonio in più, permettendo di sfruttare gli altiforni in regime costante per produrre ghisa da convertire. Nel 1913 viene scoperto l'acciaio inossidabile, scoperta che diede vita alla più importante famiglia di acciai attualmente noti.


L'importanza dell'acciaio è enorme, i suoi usi sono innumerevoli, come anche le varietà in cui esso viene prodotto. Col passare del tempo le tecniche di produzione dell'acciaio si sono andate perfezionando e diversificando, per cui ai nostri giorni esistono molteplici tipologie di acciai, ciascuna relativa a diverse esigenze progettuali e di mercato.
 

Quando si parla di acciaio inossidabile, viene subito alla mente un materiale estremamente freddo, lucente, ma soprattutto privo di colore. Nel caso in cui si volessero far assumere al materiale dei colori superficiali, si possono prendere in considerazone alcune tecnologie che si differenziano in maniera notevole l'una dall'altra.
La metodologia più semplice è quella della pitturazione che viene effettuata prima preparando opportunamente la superficie dell'inox, tramite sgrassaggi accurati e filtri abrasivi, poi applicando un primer scelto in funzione del tipo di pittura ed infine verniciando.
Anche per la smaltatura è necessario procedere prima ad una corretta preparazione superficiale poi all'applicazione dello smalto a secco ed infine al riscaldamento in atmosfera neutra o ossidante. 

Vi sono ancora procedimenti di colorazione per via chimica o per brunitura e infine per elettrodi: elettrocolorazione: la formazione dei diversi colori avviene per interferenza, sfruttando cioè la diversità di fase esistente tra i raggi riflessi dalle varie superfici di ossido formatesi durante il trattamento e quelli riflessi dalla superficie del metallo sottostante.  La peculiarità della colorazione per interferenza consiste nel modificare l’aspetto superficiale dell’acciaio inossidabile senza utilizzare vernici o ricoprenti vari. Questo aspetto presenta indubbi vantaggi, primo fra tutti la resistenza a fenomeni corrosivi.


sabato 15 ottobre 2016

step05_Music

Il colore Steel Blue è associato in particolare al genere elettronico, con il quale si intende musica prodotta o modificata attraverso l'uso di apparecchiature elettroniche. È un genere che nel corso degli anni ha influito in pressoché tutti gli ambiti musicali, infiltrandosi inoltre in moltissimi altri generi che spaziano dai più commerciali ai più "estremi", e quindi underground.

Primo è l'album di Eddu Reig intitolato proprio 'Stahlblau - EP' e pubblicato in Germania nel 2009; in particolare nel brano, che da il titolo all'album, solo strumentale, vengono generati suoni metallici e freddi che richiamano il colore blu acciaio.


Bot'Ox è un duo di artisti francesi che si avvalgono della voce di Anna Jean per il singolo tratto dall'album 'Blue Steel', donando alla canzone tipicamente elettronica una melodia malinconica.

La ricerca nel genere pop/rock ha messo in luce dei riferimenti al colore Steel Blue in brani come  'Kitchen Window' estratta dall'album 'Time to Mercy' del 1993, di Jann Arden, cantante canadese del genere Indie Rock. Nel ritornello si fa riferimento all'aria pungente che è entrata dalla finestra aperta:
"I left my kitchen window open last night
I haven't seen the cat
He caught a midnight flight
It gets so damn dark down here
Sometimes I want that steel blue air".

Gli Snow Patrol, gruppo musicale rock britannico, nella canzone 'My Brothers' fanno accenno alla sfumatura blu acciaio degli occhi, che lasciano intravedere le macchie di paura di un tortuoso passato:
"Well it's no surprise in those steel blue eyes
I can still see some flecks of fear
But you've grown up fast, so forget the past
And just hurry yourself from here".

Degna di nota è 'Hey Joe' nella versione dei Byrds nel loro album 'Fifth Dimension'. La canzone è molto conosciuta in quanto, scritta da Billy Roberts nel 1962 dalle note blues, è stata rifatta in diverse varianti da Jimi Hendrix, The Leaves, Deep Purple, Love, Cher, Franco Battiato. La versione dei Byrds attribuisce il colore ad un'arma:


"Hey Joe (Where You Gonna Go)"

Hey Joe where you goin' with that money in your hand
Hey Joe where you goin' with that money in your hand
I'm gonna find my woman she's runnin' around with some other man
I'm gonna go down town buy me a blue steel 44
I'm gonna go down town, gonna buy me a blue steel 44
When I find my woman she's not gonna run any more
Hey Joe I hear you shot your woman dead
Hey Joe I hear you've shot your woman dead
Yes I did you know I found them both in the same damn bed
Hey Joe where you gonna go
Hey Joe where you gonna go
I guess I go to my favourite Mexico
I guess I go down where a man can be free
I guess I go down where a man can be free
Ain't no damned old hangman gonna put a noose around me
Hey Joe where are you goin' with that gun in your hand
Hey Joe where are you goin' with all a that cash

mercoledì 12 ottobre 2016

step04_Mitologia

Il blu è un colore chiave in molti miti, associati a personaggi leggendari o ad animali. La ricerca della sfumatura blu acciaio nella mitologia è più complessa, spesso si fa riferimento ad altre sfumature di blu quali scuro, metallico o riflettente. La mia analisi, pertanto, si è concentrata maggiormente sulla simbologia associata al suddetto colore, collegata a oggetti/animali presenti nelle culture antiche.

La rondine...


Si riconosce per le lunghe e filiformi timoniere esterne. Ha le parti superiori blu metallico scuro, fronte e gola castane, parte bassa della gola blu scuro e il resto delle parti inferiori bianco crema.
Nella mitologia greco-romana la rondine era un animale sacro ad Afrodite (Venere): "La rondine è sacra agli dei protettori della casa e ad Afrodite, perché anche lei appartiene a loro" Claudio Eliano 175-235 d.c. 
Nella mitologia greca viene citata nella leggenda di Procne, o Progne, figlia di Pandione, re mitico di Atene. La vicenda è legata alla sorella Filomela, violentata dal marito di Procne, Tereo, re della Tracia. Filomela, sebbene Tereo l'avesse privata della lingua affinché nessuno conoscesse il suo gesto, riuscì a comunicare l'accaduto alla sorella tessendone le immagini su di una tela. Procne, per vendetta, fece a pezzi suo figlio Iti e lo diede in pasto a Tereo. Tereo andò su tutte le furie e minacciò di morte Filomela e Procne. Secondo il mito furono tramutate dagli dei rispettivamente in usignolo e rondine, mentre Tereo in un'upupa. Nel Purgatorio dantesco Procne è citata nel canto diciassettesimo.

Azzurrite...


Ha un aspetto blu metallico, una vibrazione dolce e pacifica adatta alla meditazione. Cura dolori articolari e distrofie muscolari. Favorisce l’intuizione, la meditazione, la percezione e ricordi delle vite precedenti; equilibra il sistema nervoso centrale. Agisce sul 5° e 6° chakra. 
Gli egizi ritenevano che questo minerale favorisse la comunicazione con entità superiori e durante le cerimonie religiose la offrivano agli dei per interpretare più facilmente i loro messaggi.
I nativi americani la consideravano un potente talismano, che porta fortuna ed allontana la cattiveria altrui.

Il pavone... 

 

La testa e il collo del maschio sono ricoperte di piume blu elettrico dai riflessi metallici. 
I Romani lo chiamavano "uccello di Giunone" e accompagnava nell'aldilà le anime delle imperatrici, dal momento che, già nella tradizione persiana, simboleggiava la regalità, la bellezza e l'immortalità. Secondo le credenze indù Saraswati, la dea della conoscenza e della saggezza, cavalca un pavone e quando il dio Indra il signore del cielo si trasforma in un animale, diventa il pavone, cavalvato da Saraswati.
Nell'antica Grecia venne chiamato il "volo di Era" e rappresentava lo splendore celeste quale epifania della Grande Dea, dati i coloratissimi ocelli della sua ruota, simili a tante stelle.

Shades of blue steel


step03_Codificazioni

Riprodurre un colore nella realtà è molto complesso in quanto è una grandezza psicofisica, soggettiva e difficilmente misurabile. C’è bisogno di standard di riferimento per oggettivare una sensazione personale. A questo proposito si sono attivati degli organismi internazionali con il compito di eseguire calcoli su delle grandezze definite che prescindano dalla soggettività. Dunque oggi è possibile sfruttare una specifica cromia, soprattutto in campo digitale, in modo rapido e attendibile, attraverso la consultazione di database aggiornati che associano al nome del colore una serie di codici.

Il colore blu acciaio ha codice esadecimale #4682b4 ed è una sfumatura di blu-turchese, ha una lunghezza d'onda approssimativa di 489 nm.

Codici di riferimento:
  • RGB (70, 130, 180)

  • RGBA (70, 130, 180, 1.0)

  • RYB rosso: 27.451%, giallo: 42.6759%, blu: 70.5882%

  • Decimale 4620980

  • android.graphics.Color  -12156236 / 0xff4682b4

  • HTML/CSS  steelblue

  • HSL  (207, 44%, 49%)

  • HSLA  (207, 44%, 49%, 1.0)

  • HSV / HSB  tonalità: 207 (207.2727), saturazione: 61 (61.1111), valore: 71 (70.5882)

  • XYZ  X: 18.7466, Y: 20.5626, Z: 46.1609

  • CMYK  turchese: 61 (0.6111), magenta: 28 (0.2778), giallo: 0 (0), key: 29 (0.2941)

  • CMY  turchese: 73 (0.7255), magenta: 49 (0.4902), giallo: 29 (0.2941)

Grafici riassuntivi

 
Cataloghi di riferimento: 

Il RAL è un sistema di codifica per definire i colori dei rivestimenti. I codici rappresentano lo standard nei settori industriali, della sicurezza stradale ed edilizio. RAL 5011

Catalogo Pantone è un sistema di identificazione di colori, sfruttato molto in campo grafico; è ultimamente utilizzato anche nel mondo dell'industria e della chimica. Non è presente in questo sistema il codice legato al blu acciaio ma ve ne sono di molto simili: Pantone Solid Coated 2233 C, Pantone Solid Uncoated 7710 U, Pantone Metallic 8282 C, Pantone Pastels Neons Coated 908 C.

Dulux è un supporto per architetti, progettisti, ingegneri e costruttori, definendo codici colori per vernici di ogni genere. Non esiste lo specifico codice per il colore in analisi ma ve ne sono di molto simili: Silver Star A395, Grey Flanner A392, Sell out A371.

domenica 9 ottobre 2016

step02_Etimologia

Il colore blu acciaio è una delle gradazioni di blu, conosciuto con i seguenti nomi:
Inglese: Steel blue,                                       Portoghese: aço azul,
Tedesco: Stahlblau,                                      Russo: голубая сталь (golubaya stal'),
Olandese: Staalblauw,                                  Ebraico: פלדה כחולה  (plada chulà),
Francese: Bleu acier,                                    Cinese: 蓝钢 (lán gāng),
Spagnolo: Azul acero,                                   Giapponese: ブルースチール (Burūsuchīru).

La parola blu deriva dall'antico germanico blao, a sua volta dal protoindoeuropeo bhle-was. Questa radice significava non solo “blu”, ma anche “color della luce”, “biondo”, “giallo”, e da essa deriva il latino flavus (appunto, “giallo”). Nel mondo dell'antichità classica, così come nell'Europa medievale e rinascimentale, le materie prime utilizzate per riprodurre il blu in pittura o per tingere di questo colore le stoffe erano di origine naturale. Gli artisti facevano ricorso a due minerali finemente polverizzati: il lapislazzulo e l'azzurrite. Nel 1700, con l'invenzione di un pigmento artificiale, il blu di prussia, si arricchì la tavolozza dei pittori e gli scienziati, grazie alle scoperte di Newton sullo spettro solare, attribuirono al blu lo status di colore fondamentale.

La parola acciaio deriva dal latino aciarĭu(m), ed era il nome del metallo usato per la punta delle armi bianche, derivato di acĭes ‘filo tagliente, punta’. E' una lega di ferro e carbonio ottenuta generalmente dalla ghisa allo stato fuso; per le sue particolari caratteristiche di tenacia, durezza, resistenza ed elasticità trova larghissima applicazione industriale.

Questo colore viene raramente citato; si tratta del colore di default dello sfondo del desktop di Windows 2000 e Windows XP.

sabato 8 ottobre 2016

step01_Accezioni cromatiche

Blu acciaio è una tonalità del colore blu che ricorda il colore dell'acciaio, presentando riflessi metallici cangianti, che ricorda la cromia della carrozzeria di un'automobile; ha una risposta alla sollecitazione luminosa di tipo semilucido-lucido.

Risposta emozionale:
Il blu è un colore rilassante e positivo, esprime una sensazione di benessere, di tranquillità e di pace. Per certi versi potremmo definire questo colore come il perfetto antagonista del rosso. Mentre qust'ultimo spinge ad azioni immediate, a volte anche irrazionali, il blu rappresenta la riflessione, il pensiero razionale, la calma.

La luminosità grigio-metallica aggiunge al blu formalità, distacco e solennità, richiamando modernità e design. Si tratta di un colore adatto ad essere utilizzato sia per pubblicità di prodotti tecnologici sia per la realizzazione dei prodotti stessi.

Dunque possiamo concludere che la fusione delle due cromie va a definire un colore innovativo, che ispira progresso, ma anche continuità ed eleganza.

Il colore delle cose

Questo blog è frutto di una ricerca che vede come protagonista il colore. Si sviluppa in collaborazione con Vittorio Marchis, professore universitario presso il Politecnico di Torino e docente del corso Storia delle cose

Obiettivo generale è dimostrare, attraverso l'analisi in vari ambiti quali l'arte, la letteratura, la natura e ciò che appare del mondo ai nostri occhi, come il colore sia un aspetto imprescindibile della vita umana.
Nello specifico mi occuperò di sviluppare l'indagine, sopra descritta, sul colore a me assegnato: blu acciaio, attraverso vari step o casi studio.